
Le trattative tra l'International Longshore and Warehouse Workers' Union (ILA) e la United States Maritime Exchange (USMX) riprenderanno lunedì, poco più di una settimana prima della scadenza del 15 gennaio per un nuovo contratto.
La decisione di riprendere i colloqui, secondo una fonte vicina ai negoziati, è arrivata rapidamente dopo un periodo di discussioni informali. Entrambe le parti hanno confermato la ripresa.
L'accordo di ottobre per estendere il contratto fino al 15 gennaio è arrivato dopo la rottura dei colloqui di novembre, incentrati principalmente su questioni di automazione nei porti. L'ILA aveva minacciato di riprendere gli scioperi il 16 gennaio, una data che precedeva di pochi giorni il ritorno in carica dell'ex presidente Trump. I membri dell'ILA sono ansiosi di raggiungere un accordo, in particolare per quanto riguarda l'aumento salariale promesso di 63 dollari l'ora. Tuttavia, la situazione di stallo dei negoziati ha fatto slittare l'aumento salariale fino alla risoluzione di altre controversie contrattuali.
I recenti incontri tra il presidente Trump e i leader dell'ILA in Florida, in cui Trump ha espresso sostegno al sindacato e opposizione all'automazione, nonché le pressioni esercitate dall'amministrazione del presidente Biden su USMX per migliorare le offerte salariali, potrebbero aver giocato un ruolo nella ripresa dei colloqui.
Diverse compagnie di navigazione hanno iniziato a prepararsi per un potenziale sciopero a lungo termine all'inizio di gennaio. Maersk ha recentemente emesso un avviso ai clienti affinché ritirino il carico e restituiscano i container vuoti nei porti della costa orientale e del Golfo entro il 15 gennaio. Altri vettori, tra cui Hapag-Lloyd, Evergreen e Yang Ming, hanno annunciato tariffe aggiuntive in caso di sciopero.
